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Racconto per riflettere: l'uomo che faceva strada

Ecco perché io faccio strada.
Sono umano ed è questo il mio compito migliore.
Come tale, non potrei mai ritener sufficiente alzar la voce, per sgridare con ugola isterica e un'occhiata posticciamente minacciosa il camminator ribelle.
Perché il bisogno di percorsi alternativi verso il domani è roba scontata, che per primo dovrei aspettarmi.
Giammai per ultimo.
E perché sarebbe imperdonabile che le giovani fiamme che tanto bruciano gli occhi agli sguardi precocemente invecchiati rinunciassero al prezioso ardore di cui ci fanno dono...

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