Storia dell’albero del Natale futuro di Alessandro Ghebreigziabiher Laggiù, da qualche parte, nel futuro. Si sa. Le feste, forse quasi tutte, sono fatte principalmente di vigilie. E’ lì, il bello, il tutto che conta, che vibra. E’ un prima che si srotola tra le nuvole come un arcobaleno di secondi trepidanti che, auspicabilmente, ci condurrano dove abbiamo immaginato di trovarci quando l’istante fatidico giungerà. Al massimo potrà valere il dopo , al riparo della deformante lente del ricordo, e con l’ausilio del photo , anzi, memory shop : via le sgradevolezze dalla scena, addolcisci quelle espressioni torve e soprattutto quegli occhi irosi. Impegnati, testa mia, e cancella tutto quel che ha fatto male, allora. Il durante , la diretta dell’evento, non è mai come te l’eri disegnata, vero? Eppure Ruggero quest’anno ce l’aveva messa tutta pur di dare una svolta alle familiari tradizioni. L’Albero con l’iniziale maiuscola, nella versione più recente, con il sistema oper
di Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, drammaturgo, attore e regista teatrale