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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Racconto sui rifugiati: noi siamo ombrello

Con o senza l’avvallo delle nazioni riunite. Nessuna coalizione scenderà in campo contro il nostro nemico, a meno di sollevare un dito colossale e puntarlo lì, dove il soldo e l’egoismo dolgono. Non ci sono rock star che organizzeranno mega concerti a scopo benefico e impegnato. Non scriveranno canzoni, per noi altri. Le lancette non si arresteranno nel dovuto silenzio innanzi al lento, inesorabile restringimento del nostro orizzonte... Leggi il resto

La creatura

La creatura di Alessandro Ghebreigziabiher “Una sensazione terribile, non hai idea, credimi…” “Certo… raccontami tutto, Piero.” “Ci provo… “La cosa… all’improvviso mi rendo conto della cosa . “Lei è dentro di me. “Lei è viva, si muove e pensa. “In quell’istante capisco che non è una cosa… “E’ una creatura, un alieno che vive in me, come in quel film di fantascienza. “Solo che qui non siamo in un film, io non vivo in un film. “Sono una persona come tante, un uomo comune, di carne e sangue, che può farsi male, che può morire. “Qualcuno che deve preoccuparsi di se stesso, perché la vita è già difficile di suo, ti spinge a proteggerti, ti rende egoista, perché devi sopravvivere. “Perché vuoi sopravvivere. “Ma in quel momento non riuscivo più a pensare a questo… “Mi sono sentito incredibilmente debole e indifeso, fragile oltre ogni possibilità, come la più esile carta velina alla mercé financo del più innocuo refolo. “La paura ha preso ulteriormente possesso del

Racconto di pace e scuse

Tuttavia, più di ogni altra cosa – affermerà il paese delle opportunità sprecate – imploriamo perdono da voi, anime native, coloro che abbiamo sterminato al nostro arrivo, i veri americani, che americani non erano affatto, e fu forse questo l’inizio della loro sventura. All’unisono, si leverà dritta la rivale di sempre, la grande madre Russia, e con sincero pentimento domanderà scusa per i gulag, naturalmente, ma sarebbe scontato, perché in pratica dovrà rispondere di più o meno le medesime colpe dello storico nemico, tra tutti il sacrificio dei diritti umani e l’annientamento sistematico delle voci stonate tra gli autoctoni. Leggi il resto

Spettacoli teatrali sull'ambiente: Le sette vite di Eva

Le sette vite di Eva Scritto, diretto e interpretato da Alessandro Ghebreigziabiher Con Cecilia Moreschi Video promo dello spettacolo: Altre informazioni

Storie fantastiche

Racconto sulla guerra: perché?

E allora tu osa e dona un oggettivo complemento alla suddetta interpellanza. Perché ci sono armi chimiche? Potresti pure fermarti qui, senza alcuna coordinata spaziale, e quindi temporale, e saresti comunque pericolosamente fuori tema. L’antivirus preposto al controllo della pubblica discussione interverrebbe immediatamente a porre rimedio innanzi a tale ingenuo refuso. Esatto, perché sarebbe questa la strumentale colpa per rigettare l’estraneo dubbio. La tanto sfruttata carta del puerile candore, inadatto a trattare la complessità del globale groviglio di interessi e potere. Leggi il resto

Racconto di un matrimonio mancato

Perdonami, Mônica, che ancora attendi il ritorno di Marielle a un mese dalla sua inaccettabile scomparsa, se in dono a questo sentimento crudelmente ferito offro solo un disegno. E’ forse questa la colpa di una generazione intera di fragili complici, illusi dalla convinzione che con l’accostamento più o meno appassionato di parole e tonalità si potesse esaurire il compito. Dietro la presunta poesia del momento, c’è un mondo intero... Leggi il resto

Vietato guardare

Vietato guardare di Alessandro Ghebreigziabiher   Di nuovo, in un futuro auspicabilmente lontano… Gli allarmi suonano, ovvero, urlano e strepitano di collera indicibile. Chi ha osato? Chi ha potuto arrivare a tanto? La folla si fa numerosa, intorno, compatta nello stupore e il capo chino sul personale monitor sovrano. “Signora”, fa l’agente preposto fissando la donna inquadrata nel suo, di schermo, “suo figlio è in arresto.” La madre del colpevole è incredula, più che spaventata. “Mi scusi”, fa rivolgendosi al solerte funzionario ritratto nel video del cellulare stretto tra le mani. “Ma, ecco, vede…” “Non la scuso affatto”, ribatte l’altro, mentre i curiosi iniziano a filmare e a strappar via brandelli dell’inusitato evento come cani livorosi intorno alla preda rea di palesar sangue e fragilità. “Il bambino ha violato la sacra regola .” “L’ha violata…” mormorano in coro, quasi salmodiando, i presenti che man mano si appropinquano per guadagnar definizione per l

Racconto della guerra USA Russia

Nel retorico gioco dei ruoli, America era il salvatore e Russia l'aggressore, il primo l’alleato potente e il secondo l’amico degli altri, e poi aggiungici pure occidente e oriente, noi e loro e altre trovate semantiche per riempir occhi e orecchie, generazione dopo generazione, di lettori apparentemente impotenti. La favola veniva tramandata di padre in figlio senza colpo ferire, come se fosse inevitabile, come se fosse la storia stessa del mondo, come se il mondo medesimo la scrivesse da sé. Leggi il resto

Racconto di una foto

Dall’altro lato dell’obiettivo, Maher. Un ladro di immagini, ma di quelli buoni. Una versione atipica di Robin Hood, che ruba memoria laddove si faccia di tutto per disintegrarla, per poi donarla ai posteri. Affinché vedano l’indomani ciò che ieri è transitato invano sotto gli occhi dei protagonisti. Difatti, il lanciatore di ricordi in bottiglia tra le onde del futuro venne bloccato subito dopo essersi impadronito di quel prezioso ritaglio di storia vissuta. Leggi il resto

Racconto sui social network: chiudi tutto

Chiudi tutto di Alessandro Ghebreigziabiher Da qualche parte, ovvero, in molte case del socializzato mondo moderno… Mario? Mario?! … Mario!!! Eccomi, Daniela, cosa c’è? Come cosa c’è ? Non ti ho sentito inchiavare la porta, cavolo… Davvero? Certo che sì, chiudi, sbrigati, il sole ha tramontato da un pezzo! Subito, hai ragione, vado. … Mario? Eh? Mariooo! Ho detto eh ! Ho capito, ma vieni qua. Dobbiamo parlare da una stanza all’altra? Vuoi che gli sconosciuti ci sentano? Giusto, scusami, arrivo. Allora, cosa c’è? Hai inchiavato? Sì… E la doppia mandata? Il catenaccio? E l’antifurto? Ops… hai ragione… Mario… vuoi che ci entrino i ladri in casa? Di questi tempi, a quest’ora chissà chi ci sarà, là fuori… chiudi tutto! Provvedo immediatamente, amore, per fortuna che ci sei tu. No, per fortuna che abbiamo la porta blindata e i vetri a prova di urto. Anche, amore, anche quelli. … Mario! Cosa c’è adesso? Cos’è questo spiffero? Oh… credo sia la fine

Racconto di una bambina scomparsa

Io ti perdo, Qifeng. Noi ti perdiamo, figlia. La certezza della peggior pagina in un racconto vivente. Con scritto in calce all’orrendo capitolo, con inchiostro da flebile speranza colorato. Noi ti ritroveremo. Così, secondo una sceneggiatura tragicamente scontata, i genitori intrapresero una ricerca disperata che non si è mai fermata sino a oggi. In seguito, Wang comprò un taxi e cominciò a perlustrare la città di ben quattordici milioni di persone durante le ore di lavoro. Mise un volantino sul finestrino dell'auto, dopo aver stampato biglietti da visita con le informazioni di sua figlia, raccontando a ogni passeggero l’accaduto. Leggi il resto