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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Storie sull'amicizia: La mia luce

La mia luce di Alessandro Ghebreigziabiher Corrado è in terra, rannicchiato e intento a stritolare se stesso, con l'inaccettabile speranza di cancellarsi, di sparire. Esattamente come l’adorato disegno, ridotto in pezzi da una tra le più odiose eredità dell'umano baraccone. Il dolore di un genitore. “Cosa fai lì?” chiede l’unica lettera amica di una famiglia solo abbozzata. La effe , per la cronaca, che il cielo la benedica. Corrado non risponde, ma Federica non si arrende e lo raggiunge sul pavimento della camera. Il luogo perfetto per incontrarsi, tra vittime innocenti. La ragazzina, vecchia saggia di tredici anni, si guarda in giro e nota i resti dell’opera sublime, sopravvissuti alla paterna solitudine travestita da alcool e rabbia. Quindi vede e capisce. Capisce e vede meglio. Vede meglio, capisce tutto e decide di prenderlo tra le mani, l’unico senso del racconto, il solo possibile per non soccombere allo sgradevole destino. “Meraviglioso…” fa co

Storie sull'amicizia: La mia migliore amica

La mia migliore amica di Alessandro Ghebreigziabiher “Signori”, fa lo psicologo con evidente soddisfazione nello sguardo come nel tono della voce, “è con grande piacere che vi informo che con Brando possiamo interrompere le sedute. Ovviamente, io sono a disposizione, per ogni evenienza. Avete il mio numero, sapete dove lavoro, insomma… signora? Su, non faccia così…” “Non si preoccupi, è solo gioia, sono contenta…” L’uomo le passa i fazzoletti che sono sempre a portata di mano e di volto sulla scrivania. La donna ne approfitta e cancellate le lacrime mostra un’espressione al colmo della felicità. Pronta a piangere di nuovo, in breve. “Lei lo sa. Io e mio marito eravamo così angosciati…” Il compagno afferra la mano della moglie e la stringe con delicatezza. Non è una persona particolarmente generosa nei gesti, ma è solo una sorta di innata dedizione all’essenziale e allorché il raro tocco vada in scena, è sempre sul pezzo. La donna gli sorride e lui la imita di rima

Storie d'amore: Mi piace

Mi piace di Alessandro Ghebreigziabiher Lui mi piace e ho agito, potrebbe finire qui. I tempi sono cambiati, dicono in tanti. Sì, d’accordo, lo si dice in ogni tempo diverso dal precedente, è banale, ma questa cosa qui, dai, questa è normale. Anzi, è la norma. Una ragazza che fa il primo passo, che si dichiari all’ignaro lui è roba di tutti i giorni, oramai. Così, a natale mi son fatta coraggio, mi son fatta, punto, e sono andata in missione per conto del cuore. Un attimo… ho detto fatta , vero? Non pensate a droghe di qualsivoglia peso. Ho la mia personale idea di sballo e non ho problemi a spacciarla qui, sulla pubblica pagina. Le mie droghe sono, in ordine sparso, i video musicali dove non si capisce un fico secco, ma la musica ti spezza in due, anzi, in tre e pure quattro, cinque parti necessariamente diseguali. Le maratone, la sera molto tardi o il mattino troppo presto, dello stesso film strappa lacrime, risate e budella, fino a consumare gli occhi. E le