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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Hai bisogno di qualcosa?

Hai bisogno di qualcosa? di Alessandro Ghebreigziabiher Si sogna, sovente si dimentica di averlo fatto, ma talvolta qualcosa sopravvive al mattino. Di frequente sono gli incubi più terribili a vedere la luce del giorno, ma talvolta anche alcuni bei sogni varcano la soglia della coscienza e sono quelli più vividi, malgrado improbabili, con accenni di realtà che spesso risulta più tangibile perfino di quel che effettivamente tocchiamo ogni giorno con mano. Succede lo stesso con alcune storie e alla fine della fiera non sai più se hai sognato, ovvero solo letto uno strano racconto. Questo è ciò che accadde a Samuele, undici anni e una immaginazione piuttosto vulnerabile innanzi alle fantasticherie che ci circondano quotidianamente. Quella domenica aveva trascorso buona parte del pomeriggio in ospedale per visitare la nonna, novant’anni e un destino ormai segnato dal solito, impietoso tumore. La cosa buona era che tutti i suoi figli, e gran parte dei parenti, le erano vic

La nave dei sogni

La nave dei sogni di Alessandro Ghebreigziabiher C’era una volta una terra. Che sembra un’isola, ma non lo è, no che non lo è. Malgrado i sovrani di oggi facciano di tutto per renderla tale. Isolata dal mondo, dai mari e da altra terra, già, ma anche da speranze insopprimibili, che puoi chiamare semplicemente sogni . Perché di questo si parla e si vive, ovunque. Nondimeno, c’era una volta una terra e tu cancella. Lì, dove la memoria si fa più vulnerabile, dove i medicamenti applicati nel tempo a ricucir ferite e lesioni profonde furono affrettati e superficiali, confusi e per nulla consapevoli, immagina di cancellare i frammenti chiave. Leggi pure come i passaggi della storia che ti spiegano meglio quando e perché sbagliasti allora . Come se togliessimo dalla fiaba di Biancaneve la scena della strega che tenta di propinarle la mela avvelenata. Quante donne hanno imparato così a distinguere tra un frutto mortale e un amorevole dono? Come se oscurassimo nell’Ilia