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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Storie di paura: cosa succede?

Racconti fantastici: lo spettacolo di Dario

Questo racconto risale all'inizio del 2000 ed è stato pubblicato su varie riviste letterarie, oltre a far parte delle antologie Mondo giovane , La Ginestra editrice e Appollaiati sul balcone , Giulio Perrone Editore . La morte al centro di Alessandro Ghebreigziabiher 1 Che Dario fosse un tipo particolare lo si capì fin dall'inizio. Arrivò di notte in un palazzo di Via Modica, per occupare il monolocale fino ad allora proprietà della vecchia signora Elena, morta sola con la sua pazzia e il suo merlo, ancora più folle di lei. Sì, perché quest'ultimo aveva subìto ogni genere di tortura dalla donna, la porta della gabbia era aperta ma lui restava lì, come un innamorato accecato dalla passione. Fu il volatile quindi ad accogliere Dario che, con un bagaglio composto unicamente da un enorme baule, apriva per la prima volta la porta di casa alle tre di notte di quel piovoso sabato d'agosto. Un verso, flebile ma nitido, esprimeva il desiderio dell'anima

Storia di pirati diversi: io sono Jolanda

Il seguente racconto è stato pubblicato nel 2006 nell'antologia Sangue corsaro nelle vene : Io sono Jolanda di Alessandro Ghebreigziabiher 1 Una sciabola. Una sciabola vera, mica da ridere. Una sciabola che avrebbe potuto fare molto male. Corradini era pietrificato. Non era mai stato un esempio di coraggio, tutt’altro e non aveva mai nascosto la sua pusillanimità. Quindi non trovò alcuna difficoltà a lasciarsi andare ad un vistoso tremore: “Io n-non c-capisco… una parte la troviamo…” “Non una parte”, aveva dichiarato la voce che imbracciava la spada, “Jolanda. Io sono Jolanda!” E il regista aveva indietreggiato nel lato cieco del palcoscenico, sotto gli occhi preoccupati dei suoi collaboratori. 2 Tutto era cominciato con un libro, non immaginatevi nulla di speciale. Cose che capitano. Si legge, ci si emoziona, ci si ritrova a pensare alle pagine scorse e si sogna. Fortunatamente succede ancora. Simo lo aveva divorato in tre giorni. Le ultime righe erano p

Racconti fantastici: storia dell'alieno

Il seguente racconto è stato pubblicato su vari magazine online e sulla rivista letteraria Punto di vista (n.32/2002). Inoltre, è stato narrato dal sottoscritto in occasione della Festa della cultura (Roma, 2001) . Ve ne propongo una versione riadattata . Droga di Alessandro Ghebreigziabiher Prologo Le parole che seguono sono quelle di un alieno come tanti, che vivono ai margini, isolati in un’orbita perenne intorno al nostro mondo, invidiando la nostra vita e i nostri privilegi, i quali, attraverso una lente deformata dal proprio malessere, possono divenire facilmente enormi e ambigui. Tuttavia, egli è un fortunato tra i tanti, poiché riesce un giorno a trovare il coraggio di raccontare la sua storia, senza più paura, senza più vergogna. Anzi… Salve. Io vengo da lontano. Ormai sono parecchi anni che vivo lassù e credo di aver a questo punto imparato a parlare la vostra lingua, a conoscere le vostre regole, che sono divenute anche le mie. Dovete sapere che, da

Albero dell'alberone a Roma: la vera storia di Robin Dream

Tempo fa, per alcuni anni ho abitato nei pressi del quartiere Alberone, a Roma, dove qualche giorno addietro è caduto l'albero che ne è (era?) simbolo. Era il 2003, se non erro, quando scrissi un racconto ispirato da quella pianta così importante per la storia di quel frammento di città, immaginando proprio la scomparsa dell'albero a causa del maltempo. Nuovo albero, nuovo nome per il quartiere. Nella versione originale la colpa era di un fulmine, quindi l'ho leggermente adattato, ma la storia è rimasta la stessa. Ecco a voi... Robin Dream Che rubò i sogni ai vecchi per donarli ai bambini di Alessandro Ghebreigziabiher 1 “Commissario, posso disturbarla?” chiese l’agente Gennaro Donato, quel mattino di novembre del 2019. “Dimmi pure”, rispose Francesco Cuconato, commissario capo della stazione di polizia di Alberoide, noto quartiere di Roma. In realtà avrei dovuto dire Alberoide ex-Alberone. Quindi, se permettete, vorrei rendere omaggio a quell’