Una strana ragazza di Alessandro Ghebreigziabiher È matta. Questo è ciò che pensano quasi tutti, a prima vista. E potrebbero fermarsi lì, in molti, perché questo è lo stile più in voga, oggigiorno, nel regno delle digitali frettolosità. Un’occhiata è appena sufficiente per decidere il proprio destino e anche di più. Poi qualcuno si avvicina alla ragazza immobile ormai da tempo indefinito, concentrata quanto assente, rapita da qualcosa di indecifrabile a occhio rapido, come s’è detto. Il più intraprendente prova a richiamare la sua attenzione con la voce, ma è tutto inutile. Quasi tutto lo è, quando ciò che resta è tutto per te, sembra dire con il corpo muto e rapito. Sta al cellulare? Chiede qualcun altro appropinquandosi. Una collettiva risata dileggiante ricopre l’ultimo arrivato. Credi davvero di essere il primo ad averlo pensato? Dove pensi di aver vissuto, finora? Tra persone così impavide da preferire la sorpresa alla pubblica accettazione? A proposito
di Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, drammaturgo, attore e regista teatrale