Blackout di Alessandro Ghebreigziabiher Aggiustava ascensori . Questo vorrei che fosse scritto un giorno sulla mia lapide, sotto il nome, e prima dell’ultima data che mi riguardi. Non tanto per gli ascensori, malgrado sia l’oggetto della nostra quotidiana attenzione a definire più di ogni altra cosa la nostra vita. D’altra parte, per me è mia figlia Ludovica, va detto. Ma il lavoro è tanta roba, riempie tutto e succhia via molto, spesso troppo. Ecco perché devi scegliere con cura non solo di cosa occuparti, ma anche in cosa consista l’azione ripetuta, il gesto fondamentale con il quale dai il contributo alla vita in comune. In breve, tutto il resto, in una parola. Aggiustare . Io devo farlo. Significa rimediare, rimettere le cose al posto originale, ovvero un debito che avevo e ora che sono sui sessanta abbondanti spero di essere sulla buona strada nel saldare del tutto. Sì, perché per la gran parte del primo scorcio della mia esistenza vi era ben altra d...
di Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, drammaturgo, attore e regista teatrale