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Visualizzazione dei post con l'etichetta racconti di donne

Badante

Badante di Alessandro Ghebreigziabiher La donna era disperata e confusa. C’era qualcosa di sbagliato, in tutto ciò, le sussurrava la ragione. Ma si sa, per molti, troppi, di questo mondo, la razionalità è un bagaglio troppo ingombrante da portarsi in viaggio. Paolo le sorrideva, mentre gattonava nella stanza, malgrado il verbo non le sembrasse esatto, come tanti della lingua che aveva dovuto imparare per necessità e per amore del futuro. Il bambino di appena dieci mesi con cui viveva la maggior parte della propria quotidianità non pareva affatto un gatto, mentre misurava le distanze della sua cameretta. La sua andatura a carponi non aveva l’eleganza e la sinuosità dei felini. Non le sembrava neppure fiero e guardingo, come molti tra loro. Il bimbo che le permetteva di mangiare, in una perfetta donazione reciproca, era simpaticamente goffo nei movimenti, ma perché sopraffatto da una quanto mai sana curiosità dell’ignoto oltre il centimetro che lo divideva dall’infini...

La confessione di Valeria

La confessione di Valeria di Alessandro Ghebreigziabiher Ecco, ci siamo. Manca poco, Valeria, molto poco, devi essere onesta, ora. Sono una potenziale assassina, ma sono sopravvissuta alla forca per fortuna, e forse, per un pizzico di ostinazione tipicamente femminile. Oh, l’ho detto, sono contenta. Ma non basta, vero? Devo dirla tutta, devo farlo, ho bisogno di ricordare e confessare ogni cosa. Volevo ucciderti, lo ammetto, ho cercato molte volte di farlo e sono stata a un soffio dall’eliminarti dalla mia vita. Mi rimiravi con quello sguardo assente, con la testa altrove, il cuore da tutt’altra parte, e ogni singola cellula del corpo per i fatti propri, come se essere lì, in quel preciso momento non fosse la priorità. Quanto mi hai fatto penare, non hai idea, non hai. Quante delusioni ho dovuto sopportare, a causa tua, e della tua assoluta incapacità di ottenere risultati veri, quelli che fanno contenti famigliari e affini, che ti rendono degne di pubblica lode...

Storie di donne: La donna che non dimentica

La donna che non dimentica di Alessandro Ghebreigziabiher Novità : guarda e ascolta il video o solo audio C’era una volta una donna. Una donna con una memoria da far paura. Agli uomini, prima di tutto. Poiché, laddove si dica che molti tra il cosiddetto lato forte della luna temano le damigelle dotate di un intelletto particolarmente sviluppato, se c’è una cosa che terrorizza ulteriormente il presunto cavaliere in campo è quando costoro hanno anche un'ottima memoria. Ecco, proprio così la nostra era detta nel quartiere: la signora che non dimentica . Per tale ragione, allorché ti fossi presentato alla sua libreria per acquistare il famigerato libro nonricordoiltitolo , aggiungendo i soliti inutili indizi, come lohascrittoquellolìconlabarba o il volume conlacopertinarossa , eri sicuro che prima o poi avrebbe risolto l’enigma. Più prima che poi. E si sa, sono i più prima che poi che si distinguono tra i più. Ora, si dà il caso che anche per la donna dai ...