Badante di Alessandro Ghebreigziabiher La donna era disperata e confusa. C’era qualcosa di sbagliato, in tutto ciò, le sussurrava la ragione. Ma si sa, per molti, troppi, di questo mondo, la razionalità è un bagaglio troppo ingombrante da portarsi in viaggio. Paolo le sorrideva, mentre gattonava nella stanza, malgrado il verbo non le sembrasse esatto, come tanti della lingua che aveva dovuto imparare per necessità e per amore del futuro. Il bambino di appena dieci mesi con cui viveva la maggior parte della propria quotidianità non pareva affatto un gatto, mentre misurava le distanze della sua cameretta. La sua andatura a carponi non aveva l’eleganza e la sinuosità dei felini. Non le sembrava neppure fiero e guardingo, come molti tra loro. Il bimbo che le permetteva di mangiare, in una perfetta donazione reciproca, era simpaticamente goffo nei movimenti, ma perché sopraffatto da una quanto mai sana curiosità dell’ignoto oltre il centimetro che lo divideva dall’infini...
di Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, drammaturgo, attore e regista teatrale