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Visualizzazione dei post con l'etichetta racconti di ragazzi

Piera e l’alba dei vivi morenti

Piera e l’alba dei vivi morenti di Alessandro Ghebreigziabiher Memorabile, è stato memorabile. Non faccio che ripetermelo, sapete? Come se avessi uno sfrenato bisogno di ricordarmi che stavolta gli aggettivi godono come di una fondatezza particolare. Mi capiterà altre volte di dirlo. Memorabile , già. Ma questa volta è l’occasione in cui ogni parola si merita la lode. A ogni modo, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Piera e non sopporto il nero, sapete? Mi butta giù, che volete farci, dipendo dalle tonalità più gradevoli. E non è solo una questione di colori. Non riesco a iniziare la giornata se non metto su una canzoncina allegra, leggera come le note più banali e le rime più facili da pronunciare, ma qual è il problema? Esatto, non sapete qual è, perché non c’è, tutto deve filare liscio. Finché è arrivato Claudio. Ovvero, il primo ad arrivare è stato Sergio, ma è anche stato il primo ad andarsene. Subito dopo Claudio, s’intende. Molti dicono che è div...

Storie di ragazzi: Via d’uscita

Via d'uscita di Alessandro Ghebreigziabiher “Ciao, Claudio.” “Ciao a te, Adele.” Pausa imbarazzata barra prendi tempo. “E’ strano vederti qui, in comitiva.” “Già, lo è anche per me.” “Cosa?” “Vedermi qui. Anche vedere te, eh? Ma non che tua sia strana, chiaro? E’ strano il vederti, non te. Non mi permetterei mai…” Provvidenziale risata condivisa e sciogli tensione. “Hai fatto bene, comunque. Te ne stai sempre chiuso in casa con la play …” “E’ vero.” “E come mai sei qui, oggi?” “E’ colpa di un gioco.” Merito , ovvero dicesi intervento specificante non richiesto, tipico dello scrittore invadente. “Raccontami, sono curiosa, anche se non ci capisco nulla.” “D’accordo, se proprio vuoi.” “Lo voglio.” Seconda pausa imbarazzata, ma solo da una parte, riconoscibile per la maggiore intensità di rosso sulle gote. “Allora, erano settimane che stavo incollato al monitor, giorno e notte, incastrato in questo quadro assurdo. Ero bloccato, avevo provato di tutto, an...

Storie sull'amicizia: La mia migliore amica

La mia migliore amica di Alessandro Ghebreigziabiher   Novità : guarda o ascolta anche in versione Podcast “Signori”, fa lo psicologo con evidente soddisfazione nello sguardo come nel tono della voce, “è con grande piacere che vi informo che con Giovanni possiamo interrompere le sedute. “ Ovviamente, io sono a disposizione, per ogni evenienza. Avete il mio numero, sapete dove lavoro, insomma… signora? Su, non faccia così…” “Non si preoccupi, è solo gioia, sono contenta…” L’uomo le passa i fazzoletti che sono sempre sulla scrivania a portata di mano e di volto. La donna ne approfitta e cancellate le lacrime mostra un’espressione al colmo della felicità. Pronta a piangere di nuovo, in breve. “Lei lo sa. Io e mio marito eravamo così angosciati…” Il compagno afferra la mano della moglie e la stringe con delicatezza. Non è una persona particolarmente generosa nei gesti, ma è solo una sorta di innata dedizione all’essenziale e allorché il raro tocco vada in scena, ...