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Visualizzazione dei post con l'etichetta storie di vita vera

La creatura

La creatura di Alessandro Ghebreigziabiher Novità : guarda e ascolta tramite podcast “Una sensazione terribile, non hai idea, credimi…” “Davvero? ” fa sua la moglie.  “ R accontami tutto, Piero.” “Ci provo… “La cosa… all’improvviso mi rendo conto di quella cosa . “Lei è dentro di me. “Lei è viva, si muove e pensa. “In quell’istante capisco che non è una cosa… “È una creatura, un alieno che vive in me, come in quel film di fantascienza. “Solo che qui non siamo in un film, io non vivo in un film. “Sono una persona come tante, un uomo comune, di carne e sangue, che può farsi male, che può morire. “Qualcuno che deve preoccuparsi di se stesso, perché la vita è già difficile di suo, ti spinge a proteggerti, ti rende egoista, perché devi sopravvivere. “Perché vuoi sopravvivere. “Ma in quel momento non riuscivo più a pensare a questo… “Mi sono sentito incredibilmente debole e indifeso, fragile oltre ogni possibilità, come la più esile carta velina alla mercé f...

Storia breve

Racconto per riflettere: l'uomo che faceva strada

Ecco perché io faccio strada. Sono umano ed è questo il mio compito migliore. Come tale, non potrei mai ritener sufficiente alzar la voce, per sgridare con ugola isterica e un'occhiata posticciamente minacciosa il camminator ribelle. Perché il bisogno di percorsi alternativi verso il domani è roba scontata, che per primo dovrei aspettarmi. Giammai per ultimo. E perché sarebbe imperdonabile che le giovani fiamme che tanto bruciano gli occhi agli sguardi precocemente invecchiati rinunciassero al prezioso ardore di cui ci fanno dono... Leggi di più

Blackout

Blackout di Alessandro Ghebreigziabiher   Aggiustava ascensori . Questo vorrei che fosse scritto un giorno sulla mia lapide, sotto il nome, e prima dell’ultima data che mi riguardi. Non tanto per gli ascensori, malgrado sia l’oggetto della nostra quotidiana attenzione a definire più di ogni altra cosa la nostra vita. D’altra parte, per me è mia figlia Ludovica, va detto. Ma il lavoro è tanta roba, riempie tutto e succhia via molto, spesso troppo. Ecco perché devi scegliere con cura non solo di cosa occuparti, ma anche in cosa consista l’azione ripetuta, il gesto fondamentale con il quale dai il contributo alla vita in comune. In breve, tutto il resto, in una parola. Aggiustare . Io devo farlo. Significa rimediare, rimettere le cose al posto originale, ovvero un debito che avevo e ora che sono sui sessanta abbondanti spero di essere sulla buona strada nel saldare del tutto. Sì, perché per la gran parte del primo scorcio della mia esistenza vi era ben altra d...

Storie sulla vita: quanto mi resta?

Quanto mi resta? di Alessandro Ghebreigziabiher “Quanto mi resta?” chiese lui, con voce a dir poco spaventata. “Non lo so”, disse lei, non meno agitata. “Come faccio a risponderti?” “Non voglio lasciarti sola…” “Neppure io, cosa credi? E poi, come fai a esser certo che te ne andrai per primo?” “Lo sento.” “See…” “Ti dico di sì, vedrai che sarà così.” “Sarà come dici tu.” “Ho paura.” “Pure io.” “Io di più.” “Perché?” “Perché vorrei restare con te per sempre, qui.” “Anche io…” “Ho paura che dall’altra parte non ci sia nulla.” “Lo so, pure io ci penso, ogni tanto.” “E la cosa non ti terrorizza?” “Certo, sono fatta di carne come te, ma…” “Ma cosa?” “Ma considera se invece saremo ancora insieme, io e te, a cosa sarà servito lamentarsi ora?” “Hai ragione, ma queste sono solo parole. Io mi fermo a pensare e mi figuro altre miliardi di possibilità oltre al nulla e non sono meno terrificanti.” “Per esempio?” “Per esempio, immagina che ci sia qualcosa, che n...